La penna (si fa per dire) ha indugiato parecchio prima di far scorrere le sue prime battute di
inchiostro.
Infatti, pur nell'oggettività che viene richiesta a chi intende far conoscere il contenuto di una
relazione, è inevitabile che egli finisca per dare, comunque, un taglio interpretativo, e quindi
personale, a quanto ascoltato.
Questo perché la nostra mente, per comprendere e ricordare, usa dei modelli cognitivi che si sono
costruiti nel tempo in base alle esperienze personali.
A maggior ragione, poi, in un contesto, come quello di cui parliamo, dove il relatore non si è mai
attenuto ad un vero e proprio filo logico e la chiacchierata è stata essenzialmente stimolata dalle
domande del pubblico.
Se, inoltre, aggiungiamo che il suo contenuto ha quella giusta dose di ambiguità che serve per far
scatenare reazioni antitetiche, si comprende la titubanza di chi scrive nell'incedere della presentazione.
Detto questo, cerchiamo di esporre, in estrema sintesi, il contenuto dell'incontro.
Inutile premettere che la maggior parte delle affermazioni sarebbero state terreno fertile per le
critiche degli "scettici", neppure tanto incalliti.
Cavallo ha dichiarato di essere stato come risucchiato, la notte fra il 12 e 13 settembre 1981,
all'interno di una sfera di fuoco e trasportato in una base aliena sotterranea in Amazzonia
(i ricordi sarebbero spontanei, cioè, per riemergere, non avrebbero bisogno di tecniche particolari
come l'ipnosi).
Egli non sarebbe riuscito ad opporsi ne fisicamente ne mentalmente a queste violenze, che avrebbero
finito per portarlo sull'orlo della follia.
E solo nel corso degli anni, intuendone gli intimi scopi, il sentimento di ostilità si sarebbe
trasformato in amore e comprensione.
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Gli extraterrestri, dall'aspetto talmente umano da risultare a noi indistinguibili, salvo per una
"frequenza" più alta e per doti paranormali estremamente sviluppate, proverrebbero dal pianeta
Clarion ("lo spendente", in lingua clariana) , distante 150.000 anni luce dalla Terra.
Essi impiegherebbero 72/73 giorni per giungere fino a noi, utilizzando speciali macchine del tempo.
Il loro, apparirebbe come un mondo perfetto: la vita media sarebbe lunghissima, il lavoro non
produrrebbe alcun stress, nessuno avrebbe ambizione di potere ne mai proverebbe il sentimento
della paura, non esisterebbe la proprietà privata e neppure i partiti politici ed il "male"
sarebbe un perfetto sconosciuto.
Insomma, la società dei sogni.
Avrebbero creato, poi, tramite modificazioni genetiche, l'Uomo (anche se non si sa bene per quale
motivo) e, attualmente, la loro presenza sulla Terra servirebbe per monitore la razza umana che
rischia di "far danni" al pianeta e al sistema solare (il perché abbiano, poi, scelto, e continuino
a scegliere, proprio Cavallo non si sa, così come pare che la "tecnica di protezione ambientale"
aliena consista, in parte, nel cercare di portare le nostre coscienze ad uno stato di consapevolezza
superiore).
In ogni caso le informazioni che volutamente, ed ancor oggi, rilascerebbero, con precise e copiose
immagini, nella mente del contattato (ma non solo, a suo dire), ci parlano del nostro sole
primordiale che in una fase di "implosione" venne "salvato" dagli amici alieni, della Terra che nel
2012 verrà investita dalla "coda di un'onda quantica", del nostro sistema solare che sta "crescendo",
dei popoli precolombiani come dei loro diretti discendenti e delle piramidi egizie circondate da
una dimensione invisibile.
Se, poi, aggiungiamo che al nostro relatore sarebbe stata data la possibilità, dagli extraterrestri,
di osservare l'anima di un morituro uscire dal corpo, capiamo il perché il buon senso inviti,
perlomeno, ad una estrema prudenza di giudizio.
E neppure le fotografie ed i filmati proiettati (uno dei quali in esclusiva per l'Italia, dopo
essere stato mostrato in occasione dell'ultima "X Conference 2007" di Washington D.C.) possono
sostenere in modo probante le affermazioni di Cavallo (luci pulsanti che hanno tutta l'aria di
essere il risultato di "zoomate" della videocamera, oggetti luminosi o strutturati che si spostano
in un cielo senza punti di riferimento, presunti alieni "molto terrestri" etc).
Quindi tutto falso? Niente rapimento e niente alieni?
Forse no.
Il credere che le cose possano avere, in realtà, dei contorni ben più sfumati ed che siano meno
monolitiche di quanto possa sembrare è una forte tentazione.
Cosa lo suggerisce?
Innanzitutto Cavallo non si presenta con un atteggiamento di proselitismo, ha un modo di fare
equilibrato e pacato (attestato anche da una lunga conversazione con chi scrive, a "microfoni spenti")
e fa intuire la presenza di un spirito che appare genuinamente tormentato.
In altre parole egli non sembra voler convincere nessuno, ammette di avere ben poche risposte da
offrire a chi lo ritenga un punto di riferimento e non fa tutto questo per denaro (il suo unico
libro, che è una sorta di diario, è stato pubblicato solo dietro la ferma insistenza di un gruppo
di amici).
La sua anima artistica, poi, che trova il suo massimo acuto in un eloquio ed in uno stile narrativo
di primo ordine, oltre che in forme di espressione figurative e musicali, poco calza con una mente
dedita all'imbroglio e al dileggio.
E, da ultimo, c'è da chiedersi come mai, sottintendendo una precisa volontà di inganno, questo lo
abbia infarcito di tali e tante (apparenti) assurdità da smascherarlo immediatamente agli occhi dei
più.
Meglio sarebbe stato, per crearsi una credibilità, fare una giusta miscellanea di informazioni
testate e credibili con altre mirabolanti (pur se inconsistenti, come sono la stragrande
maggioranza del nostro caso).
Concludendo possiamo affermare che, forse, la serata non ha fatto altro che ingarbugliare ancor di
più la matassa del caso - Cavallo (e più in generale del fenomeno contattistico), ma è anche
probabile che questo fosse il suo scopo ultimo.
Così come è probabile che gli astanti, pur con cromatismi diversi a seconda del loro stato d'animo,
siano tornati a casa con più domande che risposte.
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