A suo tempo, sul nr. 24, ebbi modo di occuparmi dell'autore di questo interessantissimo
libro, e di raccontarne l'incredibile vicenda umana che lo ha visto protagonista, nei
primi anni '80, di un'esperienza nel contempo terribile e meravigliosa. Da un certo punto
di vista, si potrebbe ascrivere il suo caso ai cosiddetti "rapimenti alieni", perché
fondamentalmente di questo si è trattato. La grossa differenza dalle classiche abduction
è che i suoi rapitori non erano i soliti nanetti macrocefali, ormai noti come "grigi",
bensì una razza extraterrestre umanoide in tutto e per tutto simile a noi. Questi esseri,
provenienti dal pianeta Clarion che si trova in un'altra galassia ad una distanza di circa
150.000 anni luce, lo avrebbero portato a più riprese su una loro base sotterranea qui
sulla Terra, nascosta nelle profondità deil'Amazzonia, facendogli progressivamente delle
rivelazioni che avrebbero innescato in lui una profonda, dolorosa trasformazione. Innanzitutto
va detto che la quantità di prove fotografiche di eccellente qualità e di altro genere
che Jhlos (il nome con cui è conosciuto come artista) ha prodotto nel corso degli anni
fanno del suo un caso ufologico paragonabile forse soltanto a quello più celeberrimo dello
svizzero Edward "Billy" Meier. A differenza di quest'ultimo, tuttavia, almeno inizialmente
l'impatto con questa "realtà separata" lo ha spinto violentemente sul baratro della follia,
stravolgendo la sua vita familiare e professionale al punto da doversi distaccare da
moglie e figli e intraprendere un percorso che oggi lo ha portato ad essere un artista
riconosciuto a livello internazionale nel campo della pittura, della musica e della
poesia. In questo libro, Jhlos racconta la sua esperienza proponendola nella forma degli
appunti originali stilati nel corso degli anni e raccolti originariamente in una sorta di
diario personale, che egli definisce un "viaggio nella follia". Se ci pensate, in effetti
non tutti smaniano per essere prelevati contro la loro volontà e portati a fare un giro
in astronave da esseri che, pur dall'aspetto magnifico e dalle mirabolanti conoscenze
spirituali e tecnologiche, nondimeno invadono la tua privacy e sconvolgono le tue
tranquille abitudini quotidiane. Comunque sia, l'autore ha vissuto esperienze
straordinarie che emergono in tutta la loro vividezza e drammaticità dalle pagine di
questo libro, scritto con una prosa assai raffinata ed estremamente coinvolgente. I
clariani infatti avrebbero condiviso con lui conoscenze di carattere universale di tale
portata che la mente fatica non poco a coglierne la maestosità. Naturalmente, questa dei
clariani sarebbe una delle varie razze responsabili della "inseminazione" dell'attuale
umanità terrestre, in altre parole dei co-creatori dell'Homo Sapiens.
Questo testo è talmente ricco e appassionante da risultare virtualmente impossibile dirne
di più, se non per sottolineare che nella sezione dedicata alle immagini vi sono alcuni
notevoli esempi delle straordinarie testimonianze fotografiche relative alle astronavi
clariane e ai loro piloti, raccolte in tutti questi anni da Jhlos.
Insomma, nella mia personale lista dei migliori libri su questa tematica così affascinante e
così poco dibattuta (perlomeno seriamente), "Oltre il cielo" si è conquistato a pieno
diritto il podio, e il fatto che l'autore abbia sempre aborrito ogni forma di proselitismo,
preferendo invece condividere la sua esperienza in forma discreta ma accessibile a
chiunque fosse desideroso di ascoltarla e libero di trame le proprie conclusioni, me lo
fa apprezzare ancora di più.
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